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Il Grande progetto Vesuvio
In seguito agli incendi dolosi che hanno colpito il territorio del Parco nell’estate 2017, che hanno determinato gravi danni al patrimonio di biodiversità e, contestualmente, aumentato la suscettibilità del territorio ai fenomeni di dissesto idrogeologico, riducendo, inoltre, i livelli di sicurezza per la fruizione dell’infrastruttura verde dell’area protetta, il Consiglio Direttivo del Parco, con delibera n.26 dell’11-09-2017 ha varato il “Grande Progetto Vesuvio” (in seguito GPN).
Il GPN è un atto di indirizzo che definisce un piano di interventi declinati in tre assi fondamentali:
- Pianificazione di interventi forestali mirati alla bonifica ed al recupero delle aree percorse dal fuoco;
- Riqualificazione della rete dei sentieri con il recupero dei sentieri storici di risalita al Somma-Vesuvio dai tredici Comuni dell’area Parco e la definizione di integrazioni della rete infrastrutturale “verde”;
- Attuazione dei progetti di accessibilità a basso impatto ambientale per le risalite al Gran Cono con l’identificazione di porte di accesso che fungano da punti di informazione e formazione per il visitatore dell’area protetta
La Convenzione tra Ente Parco Nazionale del Vesuvio e Sogesid Spa
Con riferimento all’asse 2 del GPV, vista la carenza di figure tecniche nella pianta organica l’Ente Parco ha sottoscritto una Convenzione con Sogesid S.p.A. , società in house providing del citato Ministero dell'Ambiente, avente ad oggetto un “supporto tecnico–specialistico per la realizzazione di interventi urgenti, finalizzati alla prevenzione dei rischi, la difesa del suolo, la manutenzione delle infrastrutture verdi, nonché la fruizione turistica in sicurezza del territorio del Parco Nazionale del Vesuvio”
I sei obiettivi previsti dalla convenzione sono i seguenti:
- Interventi connessi agli effetti degli incendi, all’erosione dei versanti, alla sismicità e al vulcanismo, attraverso interventi strutturali e non strutturali volti alla mitigazione dei rischi, al recupero dei suoli e ad aumentare le condizioni di sicurezza per i turisti, per le popolazioni residenti e per il patrimonio;
- Ripristino funzionale dei percorsi e delle vie d’accesso alle zone turistiche di competenza dell’Ente Parco, attraverso interventi di ingegneria naturalistica e ripristino morfologico, nel totale rispetto delle peculiari caratteristiche naturalistiche, geologiche e vegetazionali del Parco;
- Ampliamento e ottimizzazione della rete sentieristica, attraverso la progettazione e la realizzazione di nuovi tratti e percorsi finalizzati al completamento ed alla interconnessione della rete storica e recente esistente con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura verde strategicamente connessa e fruibile in modo polivalente ed ecosostenibile (riduzione dell’accessibilità in auto a favore di percorsi circolari ad anello per trekking, MTB, ippovie, etc.);
- Progettazione e realizzazione di infrastrutture ecosostenibili per la fruibilità turistica responsabile (punti di informazione, aree di sosta e fruizione, etc.), nel massimo rispetto delle caratteristiche naturalistiche, geologiche e paesaggistiche del sito;
- Conservazione del patrimonio naturale, con la preservazione delle reti ecologiche di connessione col contesto ambientale e la riduzione dei fenomeni di frammentazione ambientale;
- Conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e paesistico, col recupero dei sistemi insediativi e infrastrutturali storici e la mitigazione dei fenomeni di degrado ambientale e di deturpamento paesistico.
Il “Masterplan" della rete sentieristica e di fruizione sostenibile del Parco
Le attività di ricognizione, analisi e progettazione, eseguite in maniera congiunta tra gli uffici dell’Ente Parco ed i tecnici della Sogesid Spa, hanno portato alla realizzazione del Masterplan di progetto, uno strumento di lavoro dinamico e finalizzato a collocare in un unico disegno strategico le iniziative di miglioramento e potenziamento della fruibilità del territorio del Parco.
La logica di fondo che ha guidato il team di lavoro è stata quella di connettere, attraverso una rete di percorsi che si sviluppano in modo radiale, i più importanti siti naturalistici dell’intera area protetta e di conseguenza di tutti i Comuni del Parco.
Gli interventi previsti si articolano in diverse tipologie di progetto: riqualificazione dei sentieri esistenti; realizzazione delle interconnessioni mancanti e delle cosiddette salite storiche, per un totale di circa 90 km; realizzazione di 4 info-point e 6 "porte del parco” (installazioni architettoniche leggere e simboliche, atte a segnalare l’ingresso nelle principali aree di accesso alla rete di fruizione del Parco), percorsi cicloturistici per circa 40 km, percorsi ippoturistici per circa 27 km.
Info-point, Porte del Parco e stazioni rent a bike
Al fine di rendere più tangibile la percezione del visitatore di trovarsi in un’area protetta tra le più importanti, che costituisce l’insieme di numerosi habitat naturali aventi caratteristiche specifiche del contesto mediterraneo, è stata prevista la realizzazione delle Porte del Parco, ovvero elementi architettonici in grado di definire veri e propri punti d’accesso al Parco, caratterizzandone l’immagine. Inoltre, con la creazione degli info-point del Parco si avrà un rilevante miglioramento dei servizi legati al turismo escursionistico. Gli intervisti previsti:
- Sei Porte del Parco, collocate rispettivamente nei comuni di: Somma vesuviana, Ottaviano, Terzigno, Trecase, Torre del Greco, San Sebastiano;
- Quattro Info-point, collocati rispettivamente nei comuni di: Somma vesuviana, Terzigno, Trecase e San Sebastiano;
- Due stazioni rent a bike, collocate nel comune di Ottaviano.
Interconnessioni
Per agevolare gli escursionisti nel loro percorso di visita del Parco, sono state ipotizzate 8 interconnessioni tra i sentieri esistenti, per un totale di 12km di ulteriori percorsi. Tali tratti consentiranno di collegare i diversi sentieri e i vari versanti del Vesuvio, trasversalmente ai diversi Comuni, ma soprattutto consentiranno di sfruttare la circolarità e la multiconnessione della nuova rete sentieristica.
Sentieri Complementari
Il Grande Progetto Vesuvio, nella sua filosofia di ricerca di una multiconnessione tra i Comuni e tra gli stessi sentieri, si prefigge l’obiettivo di analizzare e ripristinare altri 4 sentieri storici del Vesuvio, per ulteriori 6km di percorso.
Salite storiche
Nell’ottica di realizzare pienamente la connessione di tutto il territorio dell’area protetta attraverso la circolarità e l’accessibilità radiale del Parco, il Grande Progetto Vesuvio prevede l’individuazione ed il ripristino di 3 salite storiche, che consentiranno agli escursionisti di poter accedere alla rete sentieristica da quei territori che attualmente non sono collegati direttamente, quale, ad esempio, il versante di Torre del Greco.
Percorsi Cicloturistici e ippoturistici
Al fine di perseguire l’obiettivo dell’intermodalità della fruizione turistica dell’area protetta, il Masterplan ha previsto l’individuazione di percorsi dedicati alla mobilità con mountain-bike e cavalli. La logica di fondo è stata quella di studiare insieme agli stakeholders territoriali le migliori ipotesi di percorso, affinché la futura infrastruttura sia quanto più possibile funzionale al turismo legato all’escursionismo ed all’enogastronomia. La ciclovia ipotizzata si sviluppa su di un percorso di 40 km, che abbraccia un versante del Parco molto esteso che si dipanerà in vari sottopercorsi di diversa difficoltà. Il percorso da destinare ad ippovia, invece, prevede un estensione di 27 km che permetterà di poter fruire a cavallo lungo molteplici siti di interesse naturalistico ed enogastronomico.
Sentieri prioritari - Primo lotto di progetti esecutivi e cantierabili
Il Grande progetto Vesuvio, nella sua prima fase, ha previsto fin da subito la progettazione dei lavori di ripristino e di manutenzione straordinaria di tre sentieri selezionati, denominati come prioritari, sui quali è possibile, nel breve tempo, avviare le procedure di gara.
Nello specifico i tre sentieri sono: sentiero N° 7 "Il Vallone della Profica"; sentiero N° 9 "Fiume di Lava"; sentiero N° 11 "La Pineta di Terzigno".