L'artigianato locale
L’artigianato vesuviano ha radici antiche. Porta con sé le tracce di una attività gloriosa, al limite dell'arte, e che talvolta si è addirittura confusa con essa dando notevole impulso ad un vero e proprio artigianato artistico. Riconosciuto e apprezzato per la qualità della lavorazione e l’uso di materiali fortemente compromessi dalla presenza di un vicino così tanto dirompente, l’artigianato vesuviano è frutto di tenace lavoro: coralli e cammei, pietra lavica, rame e metalli vari sono montati o incisi, scolpiti, forgiati da abili mani guidate da una sincera passione.
Grazie anche al recupero e l’utilizzo funzionale dei luoghi storici (Ville Vesuviane) la produzione artigiana sta oggi superando l’antica diffidenza per l’associazionismo vincolandosi e promuovendo i suoi prodotti ai più alti livelli internazionali.
Lavorazione artistica del Corallo e del Cammeo
Torre del Greco è riconosciuta da oltre 200 anni come la capitale mondiale per la lavorazione artistica del Corallo e del Cammeo.
Archivio fotografico Parco Nazionale del Vesuvio
I Prodotti del Vesuvio, cuore pulsante dell'agroalimentare italiano
Albicocche di cento specie, celebrate nelle sagre estive a Pollena Trocchia e a Sant’Anastasia, i pomodorini del piennolo di piccole dimensioni, che le genti vesuviane legano in grappoli sospesi e conservano fino a Natale, le ciliegie, gli agrumi, le noci, le olive, sono tutti prodotti inimitabili, ricchi di sali e zuccheri, dal sapore marcato, tipico.
L’uva coda di volpe o Caprettone, falanghina, piedirosso o Per’ ‘e palummo, lo sciascinoso e naturalmente l’aglianico sono i vitigni che producono i vini vesuviani, il Lacryma Christi è tra i vini italiani più conosciuti all’estero. E ancora la catalanesca, ottima uva bianca da tavola portata dagli spagnoli e coltivata alle falde del Somma.
Lacryma Christi del Vesuvio DOC
l vino del Vesuvio è un prodotto che entra a pieno titolo nella storia dell'enologia nazionale ed internazionale.
Albicocca Vesuviana
Con "Albicocca Vesuviana" si indica un insieme di oltre quaranta diversi biotipi tutti originari dello stesso luogo.
Ciliegia del monte
La polpa è giallastra, croccante e molto succosa; matura tra la fine di maggio e la seconda decade di giugno.
Uva Catalanesca
L'elevato tasso zuccherino la rende adatta alla vinificazione eseguita esclusivamente a livello locale.
Pomodorino del Piennolo
Per le sue qualità è un ingrediente fondamentale della cucina napoletana e campana in generale.
Miele
Ricavato dal nettare dell'acacia: ha un colore molto chiaro e un profumo leggero ma caratteristico.